Corporate Governance, approvati i nuovi principi OCSE

L´Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha pubblicato i nuovi principi di corporate governance, volti ad ottimizzare l´attività d´impresa e ridurre criticità economiche, comunicative e relazionali. 

 

Ed è proprio partendo dalle preesistenti lacune del mercato che l´Organizzazione, insieme ad altre istituzioni (G20, Financial Stability Board, Comitato di Basilea), ha strutturato le nuove linee guida. Che sono state quindi integrate, pur mantenendo la propria classica ripartizione tematica (assicurazione di un efficace contesto regolatorio in materia di corporate governance; investitori istituzionali, mercato dei capitali e altri intermediari; diritti e pari trattamento dei soci; disclosure e trasparenza; responsabilità del consiglio di amministrazione, o dell´organo comunque investito del potere di amministrazione; ruolo degli stakeholders)

 

Viene stabilito che i mercati debbano essere trasparenti ed equi e che, attraverso maggiori controlli interni ed esterni da parte delle Autorità preposte, debbano aprirsi a nuove forme di partecipazione. Gli azionisti, anche i più piccoli, dovranno prender parte alle decisioni rilevanti per la società: nomina dei dirigenti e loro remunerazione, profitti, assetti societari e possibilità di porre quesiti ed ottenerne riscontri esaustivi. 

 

Viene inoltre introdotto, per la prima volta, il divieto di insider trading e manipolazione del mercato, così come il principio di individuazione di un prezzo equo per le azioni collocate sul mercato finanziario. 

 

Assegnato, infine, un ruolo più operativo al Consiglio di Amministrazione per le attività di risk management, tax planning e controlli interni, con l´evidente scopo di offrire maggiori garanzie di stabilità operativa a tutti i soggetti (interni ed esterni) che hanno contatti con la società. I controlli potranno anche essere oggetto di un successivo vaglio da parte di esperti esterni all´ente.