Le novità del DDL Anticorruzione

LE NOVITÀ DEL DDL "ANTICORRUZIONE"

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(Avv. Ugo Lecis)

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Il Ministro della Giustizia Paola Severino ha sottoposto all’esame delle commissioni riunite degli Affari Costituzionali e della Giustizia della Camera dei Deputati l’emendamento al ddl "anticorruzione”.

Il testo è al centro di discussioni, talvolta aspre, che lasciano presagire future modifiche probabilmente di non poco momento.

Tuttavia si possono abbozzare alcune riflessioni che, se non altro, possono aiutare a superare lo sbarramento "gridato” delle informazioni disponibili sui mass-media.

Le principali novità apportate dall’emendamento rispetto al testo originario del ddl possono essere individuate nell’aumento fino a cinque anni della pena per la "corruzione per l’esercizio della funzione”, nell’introduzione del nuovo reato di "traffico di influenze illecite” che segue e non sostituisce il reato di millantato credito e nell’aggiornamento delle norme di coordinamento con il codice di procedura penale.

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Più nello specifico:
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Le modifiche ai reati previsti dal codice penale:

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Peculato: viene aumentata la pena per il reato che comporterà la sanzione della reclusione da quattro a dieci anni (il minimo edittale è attualmente fissato in tre anni).

Concussione: "Il pubblico ufficiale (non più anche l’incaricato di pubblico servizio come prevede l’attuale art. 317 c.p.) che abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringa taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei a dodici anni (testo vigente da quattro a dodici anni)”.

Corruzione per l’esercizio della funzione (attuale corruzione per un atto d’ufficio, art. 318 c.p.): viene aumentata la pena per il reato, che verrà sanzionato con la reclusione non più da sei mesi a tre anni ma da uno a cinque anni. Occorre...

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