Cooperative compliance, altro passo avanti

Lo schema di decreto legislativo sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente supera un primo scoglio,  accogliendo il parere favorevole della Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

 

L´organismo parlamentare ha preso atto della notevole rilevanza dell´intervento legislativo, «il quale consentirà un importante passo avanti sul piano della chiarezza, della semplificazione e della stabilità dell´ordinamento tributario», e si è dunque espresso per una sua approvazione. 

 

La Commissione ha evidenziato la portata innovativa del regime di adempimento collaborativo, «progresso significativo verso la costruzione di un migliore rapporto tra fisco e contribuenti attraverso forme di comunicazione e cooperazione rafforzata, la semplificazione degli oneri amministrativi a carico dei contribuenti stessi, nonché al fine di focalizzare le energie e le professionalità esistenti nelle diverse articolazioni dell´Amministrazione finanziaria verso funzioni a più alto valore aggiunto».

 

Non sono tuttavia mancate alcune osservazioni.In particolare, in materia di raddoppio dei termini di accertamento "penale”, possibile qualora la denuncia dell´amministrazione finanziaria sia presentata entro i termini di decadenza dell´accertamento, la Commissione chiede al Governo di specificare che il raddoppio vale anche quando la notizia di reato proviene dalla Guardia di Finanza. 

 

Quanto poi al regime della cooperative compliance, si è osservato che l´articolo 6 - ove si contempla la riduzione delle sanzioni amministrative in caso di rischi comunicati in modo tempestivo ed esauriente all´Agenzia delle Entrate - dovrebbe essere ampliato in modo da disciplinare «anche la rilevanza penale di tale fattispecie, nell´ambito dello stesso schema di decreto ovvero nell´ambito dell´emanando decreto legislativo sulle sanzioni penali tributarie».

 

Allo stato, comunque, tra il provvedimento e la sua approvazione si frappone la Commissione Bilancio, che a giorni rilascerà il proprio parere. Trapela infatti qualche dubbio circa la fattibilità finanziaria delle previsioni relative all´adempimento collaborativo.

 

Il Servizio Bilancio del Senato ha già sottolineato, in realtà, che l´attivazione del sistema potrebbe determinare per l´impresa costi non trascurabili. In tal caso avrebbe luogo una corrispondente riduzione della base imponibile dell´ente, con ricadute finanziarie per l´erario in termini di minor gettito. La circostanza è certo degna di nota e lascia presagire un acceso dibattito sul tema.