Rating di legalità in forte crescita

Dopo la relazione presentata al Parlamento lo scorso 18 giugno, l´Antitrust torna a parlare di rating di legalità pubblicando le statistiche sulle richieste di attribuzione del "bollino blu” da parte delle imprese.

 

Nel primo semestre del 2015 sono state presentate 726 istanze: un trend in forte crescita rispetto alle 1307 domande arrivate complessivamente in due anni e mezzo dall´entrata in vigore del provvedimento, cioè dal gennaio 2013 a oggi.

 

Su queste ultime 726 richieste, gli uffici dell´Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno chiuso 513 casi, mentre 213 sono in corso di accertamento. Le attribuzioni del rating sono state in totale 406 (pari al 79%), con quattro rinnovi, sei conferme e cinque punteggi maggiori. Si contano invece 15 dinieghi e due revoche, oltre a 75 archiviazioni (pari al 14,7%) per carenza di elementi sufficienti. 

 

Si ricorda che il rating di legalità è lo strumento con cui è stato affidato all´Antitrust il compito di attribuire un punteggio (da una a tre "stellette”) alle imprese virtuose, con fatturato superiore ai due milioni di euro annui, che soddisfano una serie di requisiti giuridici, tra cui l´aver adottato il modello 231.  

 

Del rating, secondo quanto prevede la legge, «si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario». In forza della stessa normativa, «gli istituti di credito che omettono di tener conto del rating attribuito in sede di concessione dei finanziamenti alle imprese sono tenuti a trasmettere alla Banca d´Italia una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione assunta».