L'OdV nella giurisprudenza penale. Un bilancio sul suo ruolo a 20 anni dall’istituzione alla luce dei casi recenti
Sintesi del webinar dell'8 luglio scorso
Avv. Lorenzo Nicolò Meazza
Lo scorso 8 luglio si è tenuto il webinar “L’OdV nella giurisprudenza penale. Un bilancio sul suo ruolo a 20 anni dall’istituzione alla luce dei casi recenti”, organizzato da AODV231.
Il Consigliere di AODV231, Avv. Umberto Caldarera, in qualità di moderatore, ha aperto i lavori, soffermandosi sull’importanza della multidisciplinarietà e di un corretto inquadramento aziendale dell’Organismo di Vigilanza, facendo quindi un breve cenno ai preoccupanti orientamenti giurisprudenziali che attribuiscono una sorta di posizione di garanzia ai suoi membri.
La parola è quindi passata all’Avv. Mara Chilosi, Presidente di AODV231, la quale ha introdotto la propria relazione, intitolata “L’OdV compie 20 anni”, inquadrando le soft law (quali Linee Guida, Position Paper) da cui si traggono importanti principi che regolano l’attività dell’Organismo di Vigilanza. Tali documenti, tuttavia, non sempre giungono a soluzioni convergenti e per questo motivo risulta fondamentale essere costantemente aggiornati sulle recenti sentenze in materia di D.Lgs. 231/2001.
“Il ruolo dell’OdV: profili aziendali” è il titolo del successivo intervento, a cura del Prof. Silvano Corbella, Ordinario di Economia Aziendale presso l’Università di Verona. Il Prof. Corbella ha trattato le distinzioni tra prospettiva statica - o strutturale - e dinamica dell’OdV. Secondo la prima, di centrale importanza è il requisito dell’indipendenza: l’Organismo di Vigilanza nell’organigramma non può che essere ai vertici, ossia collocato al di sotto unicamente del CdA. In base alla concezione dinamica, d’altro lato, l’osservanza sulla tenuta del Modello e l’organizzazione aziendale in generale dovrebbero essere monitorate attraverso testing effettuati dallo stesso OdV.
È quindi intervenuta l’Avv. Chiara Padovani, fondatrice dell’omonimo Studio Legale, nonché Docente per il Corso di Perfezionamento “D.Lgs. 231/2001: Responsabilità degli Enti e Compliance aziendale” presso l’Università degli Studi di Milano, con una relazione su “L’OdV nel prisma della sentenza MPS”. Nel commentare la pronuncia di merito del Tribunale di Milano (disponibile su AODV231), l’Avv. Padovani ha sottolineato come le ultime sentenze che si sono soffermate sul ruolo dell’Organismo di Vigilanza si muovono sullo stesso orizzonte logico di pronunce pregresse, richiedendo all’OdV una sorta di sindacato sul merito dell’attività gestoria della società. Questo sconfinamento giurisprudenziale rispetto ai compiti che il legislatore ha conferito all’Organismo ha trovato eco anche nella valutazione della compliance di enti stranieri, ritenuta inadeguata per l’assenza di una funzione di controllo indipendente e autonoma.
L’Avv. Ciro Pellegrino, fondatore dell’omonimo Studio Legale, si è dunque soffermato su “La responsabilità dell’OdV”, chiarendo innanzitutto come l’esclusione di una posizione di garanzia in capo ai suoi membri deve essere desunta sia dai principi di diritto generali, che dalle Linee Guida di Confindustria. Dal momento che l’OdV non ha alcun obbligo giuridico di impedire l’evento, non può essergli attribuita una responsabilità omissiva di stampo penale. In caso di continue violazioni del Modello che non vengono prese in considerazione dall’Organismo di Vigilanza, si potrebbe tuttavia verificare un’ipotesi di concorso dei suoi membri con la persona fisica autrice del reato presupposto.
I lavori sono quindi proseguiti con l’Avv. Bruno Giuffrè, Presidente Onorario di AODV231, che si è soffermato sulla “Responsabilità civile dell’OdV e tutele assicurative”. Ai membri dell’Organismo, difatti, potrebbero essere contestati dei danni diretti, derivanti da sanzioni a carico dell’ente (quali confisca e misure interdittive) e danni indiretti, quali perdita di profitto, spese legali, spese per adeguare il Modello ex post. Pur essendo titolare di una responsabilità meramente endosocietaria e non nei confronti di terzi, una copertura assicurativa risulta oggi indispensabile per i componenti dell’Organismo.
A chiudere l’incontro è stata l’Avv. Alessandra Quattrociocchi, legale dell’Area Affari Legislativi di Confindustria, la quale ha rappresentato l’importanza della conoscenza del Modello da parte delle risorse interne all’ente e dei poteri di promozione e supervisione spettanti alla società e promossi dall’Organismo. Nell’intervento dal titolo “Il ruolo dell’OdV per l’impresa” l’avv. Quattrociocchi si è quindi soffermata sulla composizione dell’Organismo di Vigilanza e sulla necessaria sinergia che deve instaurare con il sistema di controllo interno e con tutte le funzioni aziendali.
Gli atti del webinar restano a disposizione su AODV231.