Il processo all’ente. Il Modello 231 prima e durante l’aula

Sintesi del Convegno del 30 maggio 2023
Avv. Lorenzo Nicolò Meazza, Avv. Maria Antonietta Procopio


 

Lo scorso 30 maggio si è tenuto presso l’Auditorium della Cassa Forense di Roma il convegno "Il processo all’ente. Il Modello 231 prima e durante l’aula", organizzato da AODV231 e dalla Camera Penale di Roma, con il patrocinio dell’Unione delle Camere Penali Italiane.
 

L’incontro è stato aperto dall’Avv. Paolo Nesta, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Roma, che si è soffermato sull’importanza che riveste la funzione preventiva del Modello Organizzativo. A seguire, nei saluti introduttivi dell’Avv. Gaetano Scalise, Presidente della Camera Penale di Roma e del Prof. Avv. Mario Casellato, Consigliere e Coordinatore del Capitolo romano AODV231, è stato sottolineato il crescente rilievo che assumono le iniziative di formazione in materia di compliance 231. In particolare, Il Prof. Casellato ha rammentato l’iniziativa congiunta dell’Associazione e dell’Università Roma Tre per l’istituzione di un corso di alta formazione in materia di responsabilità degli enti.
 

Ha preso quindi la parola l’Avv. Andrea Borgheresi, delegato della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, che ha ripercorso brevemente alcune tappe dell’evoluzione giurisprudenziale in materia ed evidenziato l’esigenza di coordinamento del D.Lgs. 231/2001 con la recente riforma della giustizia penale. 
 

L’Avv. Daniele Ripamonti, componente dell’Ufficio di presidenza dell’Unione delle Camere Penali Italiane e delegato di Giunta dell’Osservatorio D.Lgs. 231/2001, è poi intervenuto soffermandosi sul problema di fondo del processo a carico degli enti: la mancata parificazione delle garanzie tra persona fisica e persona giuridica.
 

Dopo i saluti introduttivi, la parola è passata ai relatori. L’incontro è stato moderato dall’Avv. Claudio Urciuoli, responsabile della Commissione 231 della Camera Penale di Roma e Componente del citato Osservatorio nazionale. In apertura, l’Avv. Urciuoli ha sottolineato che, nonostante le numerose istanze di riforma da tempo emerse in materia di responsabilità da reato delle società, la “Riforma Cartabia” non è intervenuta in maniera incisiva sul testo del D.Lgs. 231/2001.
 

Il moderatore ha, quindi, dato la parola alla Dott.ssa Lucia Lotti, Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Roma, che ha affrontato il tema de “Le indagini preliminari nei confronti dell’ente, dalla notitia criminis alla contestazione”. La relatrice ha messo in risalto un aumento del numero di iscrizioni degli enti nel registro delle notizie di reato nell’ultimo anno, pur constatando che tali indagini sono molto complesse e risentono ancora di difficoltà nella ricostruzione della realtà aziendale e della colpa di organizzazione.
 

Successivamente è intervenuta la Dott.ssa Angela Gerardi, Giudice per l’Udienza Preliminare presso il Tribunale di Roma, con una dettagliata disamina degli aspetti procedurali del giudizio a carico dell’ente, nella relazione dal titolo “Il giudizio a carico dell’ente: dall’imputazione alla sentenza, tra rito ordinario e procedimenti speciali”.
 

Fornendo il punto di vista del difensore, l’Avv. Prof. Maurizio Bellacosa, Associato di Diritto penale presso l’Università degli Studi "LUISS Guido Carli", ha proseguito trattando il tema “La difesa tecnica dell’ente: condizioni e garanzie”. Una delle difficoltà incontrate nella pratica dal difensore della società è la necessità di entrare nelle dinamiche di governance e interloquire con una pluralità di soggetti: non solo con l’Autorità Giudiziaria, ma anche con il legale interno, l’Organismo di Vigilanza, il Consiglio di Amministrazione e i consulenti tecnici. 
 

La parola è quindi passata al Prof. Avv. Gianluca Varraso, Consigliere AODV231 ed Ordinario di Diritto processuale penale e di Diritto penitenziario presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha offerto un focus su “La valutazione giudiziale del Modello e la colpa in organizzazione: profili sostanziali e probatori”. Il professore, condividendo lo spunto già offerto nel convegno in ordine al necessario allineamento delle garanzie processuali per ente e persona fisica, ha evidenziato come in assenza di una base normativa puntuale, il tema dell’idoneità del MOGC è stato quasi interamente sviluppato dalla giurisprudenza, che ha portato a interpretazioni creative e non sempre prevedibili.
 

È intervenuta, infine, l’Avv. Mara Chilosi, Presidente AODV231 e Componente dell’Osservatorio 231 dell'Unione delle Camere Penali Italiane, con un approfondimento sul ruolo dell'OdV nel procedimento a carico dell'ente. Sebbene il D. Lgs. 231/2001 non fornisca indicazioni in merito, l’Organismo è un interlocutore fondamentale per il difensore della persona giuridica ed è dotato di un proprio dovere di vigilanza e di attivazione, che tuttavia non deve tradursi necessariamente in un obbligo di avviare indistintamente indagini interne, la cui utilità deve essere verificata caso per caso.
 

L'incontro si è concluso con alcune osservazioni a cura del Prof. Avv. Mario Casellato.
 

La video-registrazione del convegno è disponibile sul sito di AODV231.